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La storia del «Limone Interdonato», ha inizio nel 1875 quando l'eroe dell'epopea garibaldina, il colonnello Giovanni Interdonato, selezionò questa particolare cultivar i cui frutti si distinguevano per il periodo di maturazione precoce, le dimensioni elevate, forma allungata e cilindrica, con umbone conico, discreto contenuto in succo, buccia molto liscia e colore giallochiaro, che gli valsero la denominazione anche di "limone speciale" o "fino".
Così già nel XIX sec. è il «Limone Interdonato» a dare il proprio volto al paesaggio dell'intera fascia ionica della provincia di Messina, che acquista la nomea di "terra dai giardini sempre verdi"; e l'economia, le abitudini, influenzandone la composizione sociale, le vicende, la cultura, i riti, le tradizioni, i ritmi di vita.
In area Parco la zona di produzione riguarda i Comuni di Taormina e Giardini Naxos. L’albero è molto resistente al mal secco e matura in un periodo (settembre-ottobre) quando sul mercato non sono presente prodotti concorrenti.
Molto gradito agli inglesi, perché esalta senza invadenza il sapore del thè.
Il frutto ha forma allungata e umbone pronunciato, buccia a grana molto fine, ricco di succo e di vitamina C.
L'assegnaizone di Presidio Slow Food e l'iter conclusivo dell’I.G.P.